Menu principale:
"IMMAGINI DELL'INVISIBILE"
Un itinerario ed un incontro nella bellezza originaria
"IMMAGINI DELL'INVISIBILE" è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dell'icona, che vuole condurre il lettore, attraverso una serie di itinerari tecnici, teologici e spirituali, all'incontro con la Bellezza originaria. Tecnica, storia, teologia, preghiera, tradizione, liturgia, e tanti altri argomenti, saranno redatti con competenza e scientificità oltre che con estrema semplicità. "Immagini dell'Invisibile" è una rivista che si avvale della consulenza e collaborazione di teologi, docenti, iconografi e studiosi. La rivista nasce anche con l'intento di creare una comunità di persone, formata da iconografi, studiosi e appassionati dell'icona, affinché, con il contributo di tanti esperti, si possa divulgare la conoscenza dell'icona, del suo servizio liturgico, del suo stretto legame con la Parola di Dio, della sua sacralità.
Cardinale Tomáš Špidlík (1919 – 2010)
"La bellezza salverà il mondo".
Questo fu il tema di una riunione organizzata nel novembre del 2004 dal Pontificio Consiglio per l’arte. Come mai questa frase, presa da Dostoevskij, è divenuta così popolare e anche attuale? Paragonando la nostra situazione al passato, si nota una certa contraddizione. Da una parte viviamo in una società che si potrebbe chiamare "visiva"", piena di immagini. Dall’altra, però, la gente non è educata a "leggere" il loro significato e neanche gli artisti si sforzano di dare alle pitture un profondo significato spirituale. (Continua)
Ecc.za Rev.ma Mons. Bruno Forte
Arcivescovo di Chieti-
"Sul mondo dell’icona"
Difficilmente si potrebbe esagerare l’importanza per la storia dell’arte dell’affermazione sancita dal Concilio Costantinopolitano IV (870): "Quanto il discorso dice in sillabe, la grafia dei colori lo annuncia e lo rende presente". Senza questo pronunciamento non avremmo avuto Giotto né Raffaello né Michelangelo, e neppure Rublev, Rembrandt o Velasquez: (Continua)
Benoît Standaert
Monaco benedettino del monastero di St. André a Bruges
"Pregare davanti all'icona"
L’icona non chiede solo di essere guardata, contemplata, ma chiede soprattutto che davanti a essa si preghi il Signore. L’icona viene a sostenere il cuore mediante lo sguardo. Essa non seduce, non distoglie lo sguardo dal suo radicamento nel cuore, come invece fa la maggior parte degli altri mezzi visivi. Lo sguardo si posa sull’icona per raccogliersi alla fine in quella profondità del cuore che è incline a pregare. (Continua)
(Il presente articolo -
Dominique Cerbelaud
Frate domenicano francese, insegna teologia all'Università cattolica di Lione e all'Istituto di scienze e teologia delle religioni di Marsiglia.
"Il mistero che ci guarda: l'icona"
L’icona fondamentale, quella che è come la pietra angolare dell’intera tradizione iconografica, è l’icona del volto di Cristo. Cristo è "immagine del Dio invisibile" (Col 1,15); come nuovo Adamo, è "a immagine e somiglianza" di Dio (cf. Gen 1,26). È possibile rappresentare i santi, proprio perché sono stati configurati dallo Spirito a quell’"icona" fondamentale che è il Cristo. Ma l’iconostasi rimane sempre centrata in Cristo (cf. la disposizione della déesis). (Continua)
Il presente articolo -
___________________________________________________________________________________________________________