Liturgia: il cero pasquale durante la Veglia pasquale - Candele decorate

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Liturgia: il cero pasquale durante la Veglia pasquale


Nella liturgia della Chiesa Cattolica il cero pasquale, che viene acceso all'inizio della solenne Veglia pasquale, e simboleggia la luce di Cristo Risorto che vince le tenebre della morte e del male.
Il rito prevede che all'inizio della veglia pasquale l'assemblea sia radunata in un luogo buio, illuminato solo dal fuoco dal quale si accende il cero pasquale, simbolo di Cristo. Per i cristiani esso è il segno del Cristo risorto, luce vera del mondo che illumina ogni uomo.

Dopo aver benedetto il fuoco, il sacerdote, con uno stilo, incide nel cero una croce: sopra di essa traccia una lettera A (alfa) e sotto la lettera ½ (omega); entro i bracci della croce traccia quattro cifre per indicare l'anno corrente, sottolineando i gesti con queste parole:


  • Il Cristo ieri e oggi. (Incide l'asta verticale)

  • Principio e fine. (Incide l'asta orizzontale)

  • Alfa … (Incide sopra l'asta verticale la lettera Alfa)

  • … e Omega (Incide sotto l'asta verticale la lettera Omega)

  • A lui appartengono il tempo … (Nell'angolo sinistro superiore della croce incide la prima cifra dell'anno corrente)

  • … e i secoli. (nell'angolo destro superiore della croce incide la seconda cifra dell'anno corrente)

  • A lui la gloria e il potere … (Nell'angolo sinistro inferiore della croce incide la terza cifra dell'anno corrente)

  • … per tutti secoli in eterno. Amen. (Nell'angolo destro inferiore della croce incide la quarta cifra dell'anno corrente)


Al fuoco nuovo viene accesa la candela con la quale il sacerdote accende il cero pasquale dicendo:

“La luce del Cristo che risorge glorioso disperda le tenebre del cuore e dello spirito.

(Liturgia della solenne Veglia pasquale)

Al cero pasquale vengono poi accese le candele dei fedeli presenti e il celebrante, alzando il cero pasquale per tre volte, proclama solennemente: Lumen Christi o Cristo luce del mondo, e l'assemblea risponde: Deo gratias, oppure Rendiamo grazie a Dio.



Benedizione dell'acqua


Se ci sono battezzandi, il sacerdote benedice l'acqua battesimale; dice l'orazione: "O Dio, per mezzo dei segni sacramentali...". Immergendo, secondo l'opportunità, il cero pasquale, una o tre volte, nell'acqua, continua: "Discenda, Padre, in quest'acqua, per opera del tuo Figlio, la potenza dello Spirito Santo...".

Toglie il cero dall'acqua.

Le foto sono state scattate durante la Veglia Pasquale 2010 celebrata nella Parrocchia di Santa Maria Apparente in Napoli.
(Parroco: Don Renato de Simone - Diaconi: Mario Rescigno e Giuseppe Macera)
Cliccare sulle immagini per ingrandirle


 

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